Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Da Bramante a Canova

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Argan, Giulio 50 occorrenze

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cristiana della salvezza, rimane quello dell'arte: soltanto nel secolo seguente, con l’illuminismo, le parti s’invertiranno e la scienza potrà annunciare la

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complicato da un complesso di colpa: suo malgrado, e perché altri non facesse peggio, s’era indotto a «tradire» il maestro sfigurando, con la costruzione

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panacea di tutte le eresie, ma stranamente s’intreccia con una vena già arcadica o quanto meno poussiniana di cultura classica, molto lontana dalla

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sviluppo con il profondo addentrarsi prospettico delle membrature là dove s’incastra tra i pilastri laterali sporgenti. Si ricostruisce così un piano di

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’immagine di Roma in cui s’inquadrano le sue architettura non è più la città delle rovine né delle reliquie, ma una città che risponde, con la

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dell'artista? perché, dopo quarant’anni di ricerca smaniosa, questi s’accontentò di un compromesso quasi mortificante? dopo questo esito positivamente

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siffatta; infatti, quanto più s’addentrano nello studio dei singoli monumenti e riconoscono la dubbia attendibilità di Vitruvio, tanto più la

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costruttiva si legge la storia di quel processo di liberazione, è la chiesa di S. Maria in Campitelli.

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combinare i due sistemi (si pensi all’aggiunzione della nave maderniana al santuario centrale di Michelangiolo in S. Pietro), riducendoli così a una

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la funzione necessariamente coinvolge, S. Maria in Campitelli è un edificio nuovo. È una chiesa votiva, per la cessazione della peste del 1656

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Prima di disegnare, nel 1657, il progetto di Campitelli, il Rainaldi aveva lavorato col padre, Girolamo, alla costruzione di S. Agnese in piazza

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lasciare in grande evidenza, come elemento essenziale, la cupola. Era dunque ancora, come la facciata cortonesca di S. Luca, un organismo plastico. Come

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cortonesco di un equilibrio di volumi spaziali lungo gli assi ortogonali; 2) il tema borrominiano dell’ellissi orientata sull’asse longitudinale che, in S

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scorcio delle ali prospettiche. È chiaro che qui il Rainaldi ha presenti due soluzioni recenti di Pietro da Cortona: la facciata di S. Maria della

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della volta, che rammentano la curvatura della cupola, e, soprattutto, nelle giunture d’angolo del secondo vano, dove le lesene s’incurvano, quasi

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perfino la continuità dei frontoni e del cornicione. Quale relazione intercorra tra la facciata di Campitelli e quella del Borromini per S. Carlino

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S. Pietro), assume come forma-base la colonna, disegna la cupola, gli archi, le cornici con quella castigata purezza, che gli merita l’indulgenza, se

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su di essa, con trasparente allegoria, il Bernini imposta la soluzione architettonica di piazza S. Pietro. Ma è anche chiaro che, se le colonne

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rappresentazione dello spazio universale, ma come un discorso. Il succedersi dei progetti per S. Maria in Campitelli indizia un processo operativo molto

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: Velázquez s’è divertito altre volte con lo scambio, ad libitum, tra cosa vera e dipinta (nel fondo di Las Hilanderas, per esempio). Ma è certo che stava

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Il pittore distoglie lo sguardo dalla tela a cui sta lavorando; assorto, s’incanta a guardare la piccola commedia; la mano esita sulla tavolozza; un

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quella sua faccia da mascherone, s’è messa in posa la nana; e anche il cane, e il nano lo spinge col piede per persuaderlo a levarsi di mezzo. È uno

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religioso, la pittura laica. È la prima volta che l’impiego di questa parola s’impone per la pittura. Come non vi sono accenti di ardore o di zelo religioso

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El Greco tende, fino a spezzarla, la relazione tra figure e spazio. Nello spazio, uomini e angeli s’allungano, s’avvitano, galleggiano come vapori

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tre anni e s’impegna a fondo; ma il tema ideologico è mutato. Nelle statue degli Schiavi per il basamento, scrive il Tolnay, «si esprime con veemenza

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. Lo spazio (e qui il fenomenismo del Guarini s’accorda con l’assunto religioso) è concepito come pura luce: se anche il miracolo è, in definitiva, un

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prova nel rendere devotamente omaggio alla autorità divina, sia che s’inveri e si faccia anch’essa mondana nella Chiesa o nello Stato. Più ancora: l

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cilindro a pilastri, da cui s’irradiano a palma le nervature apparenti della volta. Ma non è poi tanto bizzarra: a dirla tale rimarrebbe poi da spiegare come

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’Inghilterra non la possedeva. Aveva avuto, certamente, una parte non trascurabile nel «modo gotico»: ma quando l’unità culturale del Medioevo s’era

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romani, la Grecia. Ma se i forti non fanno dell’arte, la conquistano o, ora che i tempi sono più miti, l’acquistano: e s’intende che, come oggetto d

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Quando Michelangiolo concepisce la prima idea della tomba si propone di creare, come s’è già detto, un «monumento» nel senso classico del termine

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necessariamente ridotto il campo d’azione dell’arte figurativa: i cui compiti «civili», salvo qualche decorazione, s’erano ristretti, per tutto il Seicento

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delle mode italianizzanti: dal teatro (Hogarth adora «The Beggar’s Opera», una satira del teatro all’italiana) al «bel canto», alla letteratura, al

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: e non nel senso di autografa distinta da copia, ma nel senso parallelo, e più elevato, di schiettezza d’espressione pittorica. S’aggiunga che la

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della critica artistica inglese non può essere, e s’è in parte già visto, che la situazione artistica europea. Se poi si pensa al fondamento e alla

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erano tradizionalmente connessi, come s’è detto, contenuti e presupposti religiosi, che la coscienza religiosa inglese non poteva accettare, ma che la

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Ma, a non voler ricadere nell’aneddotismo sbrigativo che s’imputava agli olandesi, bisognava pure riproporre il problema dei contenuti, e dunque

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insieme di giudizi pratici, il cui processo s’intreccia al processo del fare artistico, cosicché grandissima è la sua utilità didattica (disc. XI, in morte

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rispetto al problema della retta visione. Fin da principio s’intende che il problema della forma artistica non è il problema della rappresentazione di ciò

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Come poetica, il «pittoresco» ha le sue premesse nelle poetiche dei generi che s’erano formate in Italia, nella seconda metà del Seicento, dalla

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sua tenue, instabile, incompiuta figuratività. E s’intende: questa pittura non muove da un precostituito concetto formale, di cui la pittura non

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dilettantismo pittorico è anche un aspetto, benché secondario, dell'avventura tecnica che la borghesia s’apprestava ad affrontare con le prime imprese

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, mentre la disperazione di Blake oscilla tra le astratte regioni del cielo e dell’inferno. Infine, la pittura inglese s’era per prima adattata ad

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’Accademia non s’era mai stancato d’ammonire che la vera arte, il «grand style», nasce da una solida cultura e non dall’alea dell’ispirazione. E il

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Poet’s Gallery di Macklin, alle quali pure aveva collaborato, fu proprio Fuseli a dar vita a una Milton Gallery, che doveva essere il mezzo per l

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sociale che illudendosi d’aver chiuso la partita con la metafisica s’è ridotto a venerare, per una sorta di autoidolatria, i propri archetipi umani. Aveva

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stessa si preoccupa molto meno della spiegazione dell’universo che della condotta degli uomini poiché da quando s’è aperto lo scisma della Riforma, il

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’interrogativo del nuovo secolo che s’apre tra lampi di guerra, Fuseli risponde stringendosi nelle spalle e ritirandosi nella formula evasiva e

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, col barocchismo sublimato della Euridice nella Villa ai Pradazzi di Asolo, l’artista, che allora era davvero alle prime armi, s’era messo in contrasto

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Perché Icaro ha in mano. una penna ed un pezzo di fune? S’è detto, per gioco; l’adolescente inesperto gioca con quello che dovrebbe essere lo

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